martedì, agosto 20, 2024

Fabbrica ceramiche Caltagirone

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Dai piatti scheggiati che fiancheggiano i tavoli delle trattorie al Teste di Moro che scruta da ogni balcone all'onnipresente pigna (pigne) che simboleggia la vitalità, la buona salute e la fortuna, le ceramiche sono ovunque in Sicilia.

L'argilla dell'isola, unica per la sua distinta combinazione di silicati, ha prodotto ceramiche di alta qualità celebrate in tutto il mondo per secoli. Alimentata da una narrazione appassionata e poetica, la ceramica siciliana è stata tramandata di generazione in generazione fin dal Neolitico. Sappiamo tutti che la Sicilia è stata un crogiolo di persone diverse, e ognuna ha lasciato il proprio segno nell'estetica, nella tavolozza dei colori e nei disegni della regione: i romani introdussero la terra sigillata (ceramica calda e rossastra con dettagli intricati); gli arabi portarono la loro tecnica di smaltatura dello stagno, la notevole tavolozza di colori verdi e modelli geometrici; e gli spagnoli stabilirono la pratica della maiolica e degli azulejos, due forme che sono ancora oggi prominenti.

Ora, una generazione giovane di artigiani siciliani, sparsi in tutta l'isola, sta segnando su questa ricca linea temporale, fondendo stili artistici moderni con l'artigianato tradizionale. Tra qiuesti ceramisti siciliani, alterando il paesaggio del "made in Sicily" e dando nuova vita all'industria, dovresti tenere d'occhio Stefano Calì.

Nato a Caltagirone fin da giovanissimo una passiona sfrenata per l'arte ceramica, e appena 14 enne frequenta a scuola d'arte in ceramica della città di Caltagirone. Le sue opere sono vivaci nei colori, con cura nell'espressione dei volti o nelle altezze dellepigne.